Come stelle aggrappate al cielo

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By Martina Casanova Fuga

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La musica può salvarci la vita. Quando Miriam accarezza i tasti del suo pianoforte, sente risvegliare in lei un "arcobaleno di poesia". La musica ci trasporta in un mondo parallelo al nostro, talvolta ci fa sentire parte di un universo, dove emozioni e sentimenti sono condivisi, altre volte è una sorta di rifugio, una via di fuga dalla sofferenza e dal dolore. In queste pagine in fondo c'è un condensato di amore per la vita, pagine scritte con l'inchiostro della sofferenza ma anche della gratitudine. Il destino di Miriam e della sua insegnante Francesca sono accomunati da un grave dolore: una violenza sessuale che entrambe hanno subito. Tra di loro nasce così una sorta di alleanza, di intesa e di sostegno reciproco, perché la felicità è facile da condividere, ma il dolore spesso ti isola e ti emargina. La storia, di grande attualità, è intervallata sia dal racconto di Miriam, sia da alcune lettere scritte ai genitori che da brani di cantautori. Un intreccio di emozioni e pensieri che rendono questa storia una sorta di poesia con il sottofondo della musica delle canzoni che sembra di sentire mentre scorriamo le pagine e che abbiamo il desiderio di andare a cercare e ascoltare mentre leggiamo emozionati la storia di Miriam e Francesca. E se ci capita talvolta di sentirci una piccola stella, alziamo gli occhi al cielo nei momenti più difficili della nostra vita, così ci accorgeremo che anche le piccole stelle brillano forte nel cielo...
Martina Casanova Fuga nasce e cresce a Costalta di Cadore. Figlia della valle ladina del Comelico, da sempre considera il ladino la sua lingua del cuore. Dopo la maturità classica, consegue la Laurea Magistrale in Filologia e letteratura italiana presso l'Università "Ca' Foscari" di Venezia. Dopo varie
esperienze di insegnamento in Veneto e in Alto Adige, da cinque anni vive e insegna in Val Gardena.
Fin da bambina ha dimostrato un grande interesse per la musica, trasmessa soprattutto dal padre, a cui si è aggiunto quello per il teatro; infatti, ha partecipato a numerosi corsi per poi promuoverli a sua volta. Ha fondato il gruppo teatrale Senza Maschera e scritto svariati copioni teatrali. Ha collaborato alla realizzazione di alcuni spettacoli che hanno visto la partecipazione di cori di
montagna e orchestre. Da sempre il tema ricorrente di gran parte delle sue opere è la donna, amata attraverso le pieghe della sua anima, fragile e forte.
La scrittura fa parte della sua vita, fin dall'infanzia, attraverso racconti e poesie. A dodici anni ha vinto il Premio nazionale città di Fabriano con la poesia Lacrime di un padre. Tra i concorsi vinti recentemente, si segnalano il Concorso Internazionale di poesia "Il Federiciano", il Premio letterario Nazionale UniVersi di Prato, il Premio Internazionale di poesia "La bellezza rimane" di
Santa Margherita Ligure e il Premio Letterario "Vincenzo Rispo" di Napoli.
Come stelle aggrappate al cielo