Sign up to save your library
With an OverDrive account, you can save your favorite libraries for at-a-glance information about availability. Find out more about OverDrive accounts.
Find this title in Libby, the library reading app by OverDrive.

Search for a digital library with this title
Title found at these libraries:
Library Name | Distance |
---|---|
Loading... |
L'uomo è fatto per esplorare. Per viaggiare. Viaggiare è uscire da sé stessi, aprire la mente, disporsi ad incontrare ciò che è diverso da noi.
Ci sono terre appartate, a tratti inesplorate, che sembrano volerci fare da specchio. Attraverso i loro silenzi vediamo meglio dentro noi stessi, percepiamo finalmente la nostra vera essenza, la nostra non essenza. Siamo in fondo fatti di aria, particelle che volano all'infinito, senza un percorso delineato, come stelle impazzite.
Le onde del mare, cupe, gelide, ci circondano misteriose, nelle loro tempeste. Le vette aguzze sfiorano il cielo. Ogni cosa sembra troppo grande per noi. Lottiamo contro gli elementi, lottare è il nostro destino, il nostro istinto di sopravvivenza. Lottiamo contro la pioggia torrenziale che sfascia il sentiero sotto i nostri passi, lottiamo per restare in piedi nel fango. Cadiamo e ci risolleviamo, puntandoci sulle gambe stanche, ma mai arrese.
Ed è allora che ci poniamo di fronte ad interrogativi importanti, a questioni irrisolte, domande che nascono nella notte dei tempi, e che accompagnano l'uomo attraverso il suo destino. Qual è il nostro posto? Qual è la nostra collocazione all'interno dell'universo?
Ci sono terre appartate, a tratti inesplorate, che sembrano volerci fare da specchio. Attraverso i loro silenzi vediamo meglio dentro noi stessi, percepiamo finalmente la nostra vera essenza, la nostra non essenza. Siamo in fondo fatti di aria, particelle che volano all'infinito, senza un percorso delineato, come stelle impazzite.
Le onde del mare, cupe, gelide, ci circondano misteriose, nelle loro tempeste. Le vette aguzze sfiorano il cielo. Ogni cosa sembra troppo grande per noi. Lottiamo contro gli elementi, lottare è il nostro destino, il nostro istinto di sopravvivenza. Lottiamo contro la pioggia torrenziale che sfascia il sentiero sotto i nostri passi, lottiamo per restare in piedi nel fango. Cadiamo e ci risolleviamo, puntandoci sulle gambe stanche, ma mai arrese.
Ed è allora che ci poniamo di fronte ad interrogativi importanti, a questioni irrisolte, domande che nascono nella notte dei tempi, e che accompagnano l'uomo attraverso il suo destino. Qual è il nostro posto? Qual è la nostra collocazione all'interno dell'universo?