La torino di Pierantonio

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By Gian Paolo Spaliviero

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Questa è una raccolta delle storie che si svolgono in città nel corso di alcuni anni e sono contenute negli otto libri di Pierantonio, uno per anno.
Sono come sempre storie minime, come minimi sono i luoghi da lui frequentati; i mercati rionali, Porta Palazzo, il Balon, la favolosa vineria del suo amico Marco o la macelleria-salumeria del Pinot, i quartieri popolari, i tram dei pendolari e degli extracomunitari dai percorsi periferici.
Come sapete a volte si spinge anche nel Centro, frequenta i quartieri alti, le prospettive storiche e solenni, ma qui si pone come un umile e curioso pellegrino, presente, ma estraneo e dolente. Altre volte va in città come operaio della ditta del suo Capo, per ristrutturazioni e lavori vari; penetra così' nel cuore delle case e delle importanti dimore storiche, si infila nelle cantine e nei sotterranei, scava in un passato a volte sconcertante e orrorifico. Ci sono poi luoghi che lo lasciano sgomento, come il nuovo Stadio della Juventus, la missilistica Chiesa della Curia metropolitana del Santo Volto, la Reggia di Venaria e altri, ve ne parlerà lui stesso.
Ci sono per lui anche dei luoghi rifugio, come la sala di attesa dell'ospedale Maria Vittoria, dove va a scaldarsi d'inverno e a raccogliere i giornali abbandonati, e la Biblioteca Civica Centrale, dove va pure a rifugiarsi, ma soprattutto a fare letture e ricerche, fantastici viaggi nell'eldorado della cultura e della storia.
Esiste poi un magico cassonetto-editore, dove lui infila la mano e trae libri e riviste buttati da gente insensibile e distratta, e lui li mette nella sacca e li porta a casa ad alimenta e la sua biblioteca pazza, ove accanto a un libraccio
inutile e irritante, magari ci può essere una vecchia edizione di un classico del cuore, un bizzarro manuale, una copia della Bibbia o un rivista
pornografica. Merda e risotto insieme, come deve essere se veramente vuoi conoscere il mondo e la vita.
La città di Pierantonio, la Torino di Pierantonio, è soltanto una delle Torino possibili, che ciascuno di noi ha una propria immagine della città, ha i suoi percorsi stradali e mentali, a volte esclusivi e originali, altre volte uguali o simili a quelli di migliaia, milioni di altre persone.
La sua è una città amata e odiata allo stesso tempo, la città dove sono morte le sue speranze, dove sono state azzerate le sue ambizioni, ma allo stesso tempo la città ospitale che accoglie adesso i suoi piccoli passi di povero pellegrino della vita, di visitatore del nulla, di uomo coraggioso e moderatamente etilico che ostinatamente continua ad amare la vita e a credere nel futuro... nell'amore e nella buona cucina.
La torino di Pierantonio