Il riposo dell'imperatore

ebook L'otium da Augusto alla tarda antichità · i Robinson / Letture

By Massimiliano Papini

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Padroni del mondo, garanzia e tutela della sicurezza di tutti, gli imperatori romani erano soverchiati dagli obblighi e dai doveri. Eppure una parte importante della loro vita era dedicata all'otium. Cos'era questo tempo libero che si concedevano? Com'era la vita quotidiana degli imperatori lontano da Roma, nelle loro sontuose ville?

A prima vista, l'otium, il riposo, non si confà a un imperatore: la sua è una carica che non prevede interruzioni; su di lui grava il peso del mondo; la sua veglia protegge il sonno di tutti e la sua operosità assicura l'otium degli altri. Eppure, per molti imperatori la routine quotidiana era ordinatamente scandita da riposi, letture e pratiche ludiche. Anzi, l'otium era così importante che finiva per diventare un metro di giudizio: Plinio elogiava Traiano come cacciatore e timoniere perché nel suo ritemprarsi rivelava il suo vero carattere. Al contrario, le giornate dei cattivi imperatori, come Nerone, erano invase dai bagordi, al punto da fagocitare tutto il loro operato.Seguiremo la vita quotidiana degli imperatori nelle loro proprietà nella cintura verde che circondava Roma (gli horti) o mentre si muovevano tra le ville del Lazio e della Campania, anche se neanche lì incombenze e preoccupazioni cessavano di perseguitarli. Augusto, dopo il pasto di mezzogiorno, con indosso vestiti e scarpe, si riposava un po' con una mano sugli occhi. Se la notte si svegliava per colpa delle preoccupazioni, chiamava i novellieri a leggere e ad allietarlo. Vespasiano, invece, dopo aver letto la corrispondenza e i rapporti dei funzionari, faceva entrare gli amici, andava a passeggio in lettiga o si concedeva il riposo con una concubina.

Il riposo dell'imperatore