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E' la mia unica chance. Vincere tre milioni di dollari al casinò. Portare a buon fine la mia missione e tornare a casa sana e salva, lasciandomi dietro questo incubo.
Ma improvvisamente, compare dal nulla lui.
Lo chiamano il Principe.
Non so se mi sia mai capitato incontrare un tipo di tale fascino. La sua bellezza mi toglie il fiato sin dal primo momento, eppure ad un primo sguardo non avrebbe nulla di speciale. Ma quando passi un po' di tempo in sua presenza ti accorgi di quel je ne sais quoi, della sua dolcezza interiore, un po' celata dall' aspetto duro, combattente.
Sembra avere il mondo e l'universo a portata di mano, sembra un creatore di forza che fa girare intorno a sè mondi, esseri e galassie, mi sento coinvolgere, roteare malgrado me stessa nella complessità della sua persona.
Un bel principe arabo, nel momento sbagliato.
Non posso permettermi passi falsi.
Vorrei a volte che mi lasciasse in pace. Vorrei farlo tornare da dov'è venuto, perché quando sono con lui non mi riconosco. Il cuore mi batte all'impazzata, rido, tremo e dico stupidaggini.
Ma il Principe vuole una sola cosa, e nulla gli può far cambiare idea. Vuole aiutarmi.
Sotto la maschera di cemento indurito del suo viso da guerriero che ha combattuto mille battaglie di vita, mi sembra - sembra - intravedere un cuore buono e nobile.
E' disposto a farmi avere i tre milioni di dollari che mi servono, ma c'è un prezzo da pagare.
Genere: Romanzo rosa autoconclusivo, con una buona dose di suspense.
Estratto:
Il suo sorriso porta dolci e del tutto inaspettate, calde luci al mio cuore. Vedo emozione nei suoi occhi bellissimi quando mi fissa. Sento che il mio cuore è un gabbiano che si alza in volo, sul mare ambrato dei suoi occhi. Tutto di lui... non oso nemmeno fissarlo, talmente è forte l'effetto su di me.
Più dimostra la sua calma, luminosa, inconsapevolmente sensuale virilità, più sento sbocciare, tremando, la poca fiducia che ho in me stessa.
-Non ha ottenuto ciò che desiderava – aggiunge con quella sua naturale sicurezza, che non so perché, fa tremare le mie ginocchia.
-Non mi resta altro, se non andarmene senza ciò che desidero, sospiro, abbattuta.
-Qual è la somma che le interessa?
-Oh, non posso...
-Quanto voleva vincere, signorina?
Affondo lo sguardo dentro al suo. Sembra così serio e sicuro, che quasi inizio a credere che mi aiuterà ottenere ciò che desidero. Inizio a credere che ha dentro una forza invincibile, da vero - e buono - guerriero. Inizio a credere che ha il magico potere di manifestare qualsiasi cosa nella realtà tridimensionale. Persino ciò che a me risulta quasi impossibile: i soldi.
-Tre milioni di dollari, rispondo con un nodo alla gola, gettando indietro qualche ciocca sfuggita al mio chignon.
-Una somma da nulla...
Il disprezzo presente nella sua voce mi fa arrossire.
Non lo sa, non sa perché ho bisogno di questa cifra così precisa e impossibile da ottenere, almeno non da un giorno all'altro.
Avevo calcolato tutto, le settimane che dovevo trascorrere al Cairo sono state pianificate con precisione quasi matematica.
Ma ora la mia delusione, il mio sogno svanito nel vento... quest'uomo così pieno di soldi non può capire ciò che provo, la delusione, il dolore della mia anima.
Mi preparo ad andarmene, quando una mano calda, sorprendentemente morbida ed insistente afferra la mia, che stava per prendere la...
Ma improvvisamente, compare dal nulla lui.
Lo chiamano il Principe.
Non so se mi sia mai capitato incontrare un tipo di tale fascino. La sua bellezza mi toglie il fiato sin dal primo momento, eppure ad un primo sguardo non avrebbe nulla di speciale. Ma quando passi un po' di tempo in sua presenza ti accorgi di quel je ne sais quoi, della sua dolcezza interiore, un po' celata dall' aspetto duro, combattente.
Sembra avere il mondo e l'universo a portata di mano, sembra un creatore di forza che fa girare intorno a sè mondi, esseri e galassie, mi sento coinvolgere, roteare malgrado me stessa nella complessità della sua persona.
Un bel principe arabo, nel momento sbagliato.
Non posso permettermi passi falsi.
Vorrei a volte che mi lasciasse in pace. Vorrei farlo tornare da dov'è venuto, perché quando sono con lui non mi riconosco. Il cuore mi batte all'impazzata, rido, tremo e dico stupidaggini.
Ma il Principe vuole una sola cosa, e nulla gli può far cambiare idea. Vuole aiutarmi.
Sotto la maschera di cemento indurito del suo viso da guerriero che ha combattuto mille battaglie di vita, mi sembra - sembra - intravedere un cuore buono e nobile.
E' disposto a farmi avere i tre milioni di dollari che mi servono, ma c'è un prezzo da pagare.
Genere: Romanzo rosa autoconclusivo, con una buona dose di suspense.
Estratto:
Il suo sorriso porta dolci e del tutto inaspettate, calde luci al mio cuore. Vedo emozione nei suoi occhi bellissimi quando mi fissa. Sento che il mio cuore è un gabbiano che si alza in volo, sul mare ambrato dei suoi occhi. Tutto di lui... non oso nemmeno fissarlo, talmente è forte l'effetto su di me.
Più dimostra la sua calma, luminosa, inconsapevolmente sensuale virilità, più sento sbocciare, tremando, la poca fiducia che ho in me stessa.
-Non ha ottenuto ciò che desiderava – aggiunge con quella sua naturale sicurezza, che non so perché, fa tremare le mie ginocchia.
-Non mi resta altro, se non andarmene senza ciò che desidero, sospiro, abbattuta.
-Qual è la somma che le interessa?
-Oh, non posso...
-Quanto voleva vincere, signorina?
Affondo lo sguardo dentro al suo. Sembra così serio e sicuro, che quasi inizio a credere che mi aiuterà ottenere ciò che desidero. Inizio a credere che ha dentro una forza invincibile, da vero - e buono - guerriero. Inizio a credere che ha il magico potere di manifestare qualsiasi cosa nella realtà tridimensionale. Persino ciò che a me risulta quasi impossibile: i soldi.
-Tre milioni di dollari, rispondo con un nodo alla gola, gettando indietro qualche ciocca sfuggita al mio chignon.
-Una somma da nulla...
Il disprezzo presente nella sua voce mi fa arrossire.
Non lo sa, non sa perché ho bisogno di questa cifra così precisa e impossibile da ottenere, almeno non da un giorno all'altro.
Avevo calcolato tutto, le settimane che dovevo trascorrere al Cairo sono state pianificate con precisione quasi matematica.
Ma ora la mia delusione, il mio sogno svanito nel vento... quest'uomo così pieno di soldi non può capire ciò che provo, la delusione, il dolore della mia anima.
Mi preparo ad andarmene, quando una mano calda, sorprendentemente morbida ed insistente afferra la mia, che stava per prendere la...