L' esorcismo. Ministero della consolazione

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By Sante Babolin

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Un esorcista di grande esperienza riflette a tutto campo sulla pratica dell'esorcismo, vero e proprio ministero della consolazione, e su diversi aspetti del mondo contemporaneo legati alla lotta al maligno. PREFAZIONE Nel giugno del 2006, a settant'anni compiuti, rientrai nella mia diocesi di Padova, lasciando la Pontificia Università Gregoriana di Roma dove avevo insegnato per trentatré anni, poiché la mia cattedra di Filosofia della cultura, secondo gli statuti, passava ad altro professore. A settembre dello stesso anno, il vescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, mi conferì il «ministero di accogliere le persone con disagi dell'anima e la licenza di celebrare il rito dell'esorcismo nell'ambito del territorio diocesano». Alla formula di rito, che sembrava stemperare la pratica dell'esorcismo nella cura dei disagi dell'anima, seguiva una precisa esortazione, che mi faceva intendere inequivocabilmente di quale ministero si trattava: «Ti esorto a perseverare e a coltivare la pietà, la scienza, la prudenza e l'integrità di vita, particolarmente richieste nell'esercizio di questo delicato ministero». Dopo aver esercitato il nuovo ministero, a tempo pieno e per oltre sette anni, condivido con i miei confratelli esorcisti la mia esperienza e le mie riflessioni. Accettai il nuovo ministero unicamente per obbedienza, resa più palese dalle insistenze con cui il vescovo cercò di convincermi ad accettare. Fino a quel momento la mia vita sacerdotale era stata segnata dallo studio e dall'insegnamento della filosofia, iniziato nell'ottobre del 1962: tre anni a Roma e uno a Parigi (come studente); sette anni nel seminario di Padova e trentatré nella Pontificia Università Gregoriana (come docente). Vissi l'impegno culturale come una variante del ministero sacerdotale ordinario; in questo orientamento ebbe un notevole influsso Maurice Blondel (1861-1949), filosofo francese di cui ho scoperto i manoscritti inediti sull'estetica, pubblicati e commentati nella mia tesi di dottorato. Blondel mi aiutò molto a unire la riflessione filosofica e la preghiera, quando fui filosofo; e ora mi aiuta a unire il ministero di esorcista (preghiera) alla riflessione. Dopo il suo dottorato alla Sorbona nel 1893, Blondel cercò di rispondere a una domanda che si portava dentro da anni: se lasciare la strada del docente di filosofia per intraprendere quella del sacerdote. Dopo mesi e mesi di riflessione, riconobbe che la cattedra doveva essere il suo altare. Questo fatto illumina la sua definizione di filosofia: «La vera filosofia è la santità della ragione». Un forte incoraggiamento e sostegno, a collegare l'altare con la cattedra, mi venne anche dalla scoperta, nel marzo del 1975, del Rinnovamento nello Spirito Santo, allora denominato Rinnovamento Carismatico Cattolico; e questo avvenne proprio dentro la Pontificia Università Gregoriana, dove si radunava il gruppo Lumen Christi, animato dai padri Francis Sullivan e Robert Faricy. Scoprii così l'importanza dello Spirito Santo nella vita di fede e nella preghiera, esperienza approfondita poi anche con l'aiuto di buone pubblicazioni e la lettura dei Padri della chiesa; da qui giunsi a una riscoperta della liturgia e soprattutto dell'eucaristia, la cui celebrazione per quarantaquattro anni alimentò, praticamente in modo quasi esclusivo, la mia vita di fede e di sacerdote. Da questo contesto mi venne l'idea, e la decisione, della presente pubblicazione. Infatti nel febbraio del 2011 ebbi la gioia di incontrare padre Matteo La Grua a Palermo; fu un momento di intensa gioia: lui conosceva me, come io conoscevo lui, proprio per la comune scoperta del Rinnovamento, avvenuta negli stessi anni. La pubblicazione dell'intervista, raccolta da Roberta Ruscica, poco tempo prima...
L' esorcismo. Ministero della consolazione