Il diritto del duce
ebook ∣ Giustizia e repressione nell'Italia fascista · Saggi. Storia e scienze sociali
By Luigi Lacchè

Sign up to save your library
With an OverDrive account, you can save your favorite libraries for at-a-glance information about availability. Find out more about OverDrive accounts.
Find this title in Libby, the library reading app by OverDrive.

Search for a digital library with this title
Title found at these libraries:
Loading... |
Giustizia e repressione: quali rapporti hanno intrattenuto nel processo di sviluppo, consolidamento e crisi del regime fascista? Questo binomio rappresenta un'importante prospettiva a partire dalla quale ricostruire la storia di qualsiasi regime totalitario, e del fascismo in particolare, visto che in questo caso la storiografia ha insistito soprattutto sulla repressione, trascurando il fatto che il regime fascista ha coltivato un'idea e una cultura istituzionale della «giustizia» in parte nuove, in parte collegate alle fragili radici del principio di legalità dello Stato liberale. Attraverso l'analisi dei protagonisti istituzionali, dei codici, degli organismi giudiziari, delle logiche e delle pratiche politico-giuridiche, nei saggi che compongono questo volume si delinea il processo di torsione in chiave repressiva che gli organi di giustizia hanno subito durante il ventennio all'interno di un quadro di asserita legalità, evidenziando altresì l'influsso che i «discorsi della giustizia» hanno avuto sulle forme giuridiche, politiche, istituzionali del fascismo. Dall'istituzione del Tribunale speciale per la difesa dello Stato al ruolo della magistratura, dai codici Rocco alla giustizia della razza, dall'utilizzo dei manicomi giudiziari per la repressione del dissenso all'erosione dello Stato di diritto: il regime usa, aggiorna, strumentalizza i linguaggi e le rappresentazioni della giustizia ricorrendo a forme e procedure che valorizzano la logica del «processo» e della «giustizia». Ne emerge il quadro di una giustizia intesa come «sistema integrato» che ricomprende ideologie, dottrine e pratiche di prevenzione e di repressione e che ebbe, sotto il fascismo, un'indubbia «valenza costituzionale», secondo un modello che serviva a «reprimere» ma anche a istituzionalizzare il regime e a governare il «nuovo» Stato.