"Romanzo dal vero"? "Epistolario"? "Documento"? Difficile è la collocazione di questo straordinario eBook in un preciso genere. Sono contemporaneamente ciascuno dei tre le avvincenti pagine curate non da uno scrittore ma da un docente universitario che mostra di possedere tutte le qualità di un ottimo narratore. «L'uomo che controllava i binari» era Pietro, il fratello del nonno dell'autore, ingegnere, ispettore delle Ferrovie Imperial regie nell'impero austro-ungarico impegnato nel 1914 nella missione di controllare appunto lo stato dei binari della ferrovia che congiungeva Castenuovo (oggi Hercev Novi) a Brod passando per Mostar e Sarajevo, per la Herzegowina e il cuore della Bosnia. E quella missione e quel viaggio diventarono molto altro per lui. Diventarono cronaca, ricerca della realtà storica, politica, sociale di regioni in cui era storicamente difficile la convivenza fra popolazioni di diverse religioni, fra cristiani e musulmani. Documento dal vero perché qui tutto è narrato "in diretta" attraverso le lettere ed un diario di quel lontano parente dell'autore. Vittorio De Alfaro ha fatto di questo materiale un efficace montaggio, creando raccordi narrativi, "pulendo" il linguaggio originale e costruendo un'opera non soltanto di lettura appassionante ma capace di offrire straordinari squarci di storia vissuta in prima persona. Sì, perché - per fare un esempio - domenica 28 giugno 1914 Pietro era a Sarajevo, si trovava tra la folla a pochi metri dal luogo in cui un giovane studente serbo uccise con due colpi di pistola l'Arciduca Ereditario Franz Ferdinand e sua moglie. Ma con una abilità narrativa degna del migliore inviato speciale c'è molto altro. C'è il racconto di cosa accadde subito dopo a Sarajevo. Delle atrocità degli scontri che scoppiarono dopo l'attentato fra musulmani e cristiani. «L'uomo che controllava i binari» è un eBook che regala la chiave per comprendere la realtà di quel complesso mondo costituito dai Paesi dei Balcani.