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Vent'anni sono passati e Ankon si è affrancata dall'oppressione siracusana. Timoleonte, nuovo tiranno di Siracusa e amico della giovane colonia, si trova a dover affrontare la minaccia cartaginese. Solo con l'aiuto di Ares e del piccolo gruppo di coraggiosi anconetani che accorrono in suo aiuto riuscirà a liberare definitivamente la Trinacria dai punici.
di Stefano Cardellini
Sono passati vent'anni da quando Ankon si è affrancata dall'oppressione siracusana. Ares, l'attuale signore della colonia adriatica, ha ricucito i rapporti con la grande città-stato e ora pensa ora a nuove rotte commerciali nell'Egeo. Proprio quando le cose sembrano andare per il meglio, Timoleonte, che da poco ha deposto Dionisio il Giovane ed è diventato il nuovo tiranno di Siracusa, si trova a fronteggiare una nuova minaccia: quella dei Cartaginesi. Dopo aver sventato diversi attentati Timoleonte invia Alexis il dorico, un vecchio amico di Ares, a Entella, città della Trinacria occidentale che ha da poco conquistato, per capire cosa stiano tramando i suoi nemici. Tradito da un uomo insospettabile, Alexis viene fatto prigioniero e portato a Mothia dal generale Mato per essere interrogato sulle intenzioni del tiranno siracusano. A questo punto Ares e i suoi amici si vedono costretti a rimandare il loro ritorno ad Ankon per correre in suo aiuto. Inizia qui l'avventuroso viaggio del manipolo di dori che, tra scontri e imboscate, si trovano a lottare contro gli assassini cartaginesi, affidandosi unicamente al loro coraggio, alla forza di Bakari, all'agilità di Crati e all'abilità militare di Ares, fino alla liberazione di Alexis e allo scontro finale sulle sponde del Crimiso con un esercito di settantacinquemila cartaginesi. Qui, al fianco dell'esercito siracusano schierato sotto il comando di Timoleonte e dei suoi generali, tra un susseguirsi di combattimenti, i Cartaginesi verranno sconfitti in una battaglia campale, che libererà definitivamente la Trinacria dalla minaccia punica
di Stefano Cardellini
Sono passati vent'anni da quando Ankon si è affrancata dall'oppressione siracusana. Ares, l'attuale signore della colonia adriatica, ha ricucito i rapporti con la grande città-stato e ora pensa ora a nuove rotte commerciali nell'Egeo. Proprio quando le cose sembrano andare per il meglio, Timoleonte, che da poco ha deposto Dionisio il Giovane ed è diventato il nuovo tiranno di Siracusa, si trova a fronteggiare una nuova minaccia: quella dei Cartaginesi. Dopo aver sventato diversi attentati Timoleonte invia Alexis il dorico, un vecchio amico di Ares, a Entella, città della Trinacria occidentale che ha da poco conquistato, per capire cosa stiano tramando i suoi nemici. Tradito da un uomo insospettabile, Alexis viene fatto prigioniero e portato a Mothia dal generale Mato per essere interrogato sulle intenzioni del tiranno siracusano. A questo punto Ares e i suoi amici si vedono costretti a rimandare il loro ritorno ad Ankon per correre in suo aiuto. Inizia qui l'avventuroso viaggio del manipolo di dori che, tra scontri e imboscate, si trovano a lottare contro gli assassini cartaginesi, affidandosi unicamente al loro coraggio, alla forza di Bakari, all'agilità di Crati e all'abilità militare di Ares, fino alla liberazione di Alexis e allo scontro finale sulle sponde del Crimiso con un esercito di settantacinquemila cartaginesi. Qui, al fianco dell'esercito siracusano schierato sotto il comando di Timoleonte e dei suoi generali, tra un susseguirsi di combattimenti, i Cartaginesi verranno sconfitti in una battaglia campale, che libererà definitivamente la Trinacria dalla minaccia punica