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Durante la Belle Époque, il "sogno babilonese" dei milionari inglesi (e non solo) era quello di creare in Riviera e in Costa Azzurra delle ville, dette château, circondate da giardini a strapiombo sul mare; questi ultimi, che sostituivano le coltivazioni tradizionali, facevano pensare ai giardini pensili realizzati da Semiramide a Babilonia.
Lo Château Grimaldi è una magnifica enclave internazionale di tre ettari in territorio italiano ma attaccata alla frontiera francese, dove hanno abitato il ginecologo inglese James Bennet (che vi ospitò la regina Vittoria), Romaine Brooks, la pittrice amata da D'Annunzio, e altri, fino al chirurgo Serge Voronoff, noto per i trapianti di testicoli di scimmia sull'uomo. Impreziosiscono il libro decine di immagini rare o inedite.
"Barnabà ricostruisce una pagina internazionale vissuta nella Belle Époque dalla Riviera italiana". (Daniela Gandolfi)
"Passione è la parola che meglio si adatta a quest'opera di Barnabà: per il suo paese d'adozione, per gli esseri umani in movimento e per la storia". (Yvan Gastaut)
"Barnabà racconta con rigore storico e ricchezza di aneddoti biografici una storia che sottende a un'esigenza quanto mai profonda e insopprimibile: la ricerca della bellezza". (Marco Devecchi)
Lo Château Grimaldi è una magnifica enclave internazionale di tre ettari in territorio italiano ma attaccata alla frontiera francese, dove hanno abitato il ginecologo inglese James Bennet (che vi ospitò la regina Vittoria), Romaine Brooks, la pittrice amata da D'Annunzio, e altri, fino al chirurgo Serge Voronoff, noto per i trapianti di testicoli di scimmia sull'uomo. Impreziosiscono il libro decine di immagini rare o inedite.
"Barnabà ricostruisce una pagina internazionale vissuta nella Belle Époque dalla Riviera italiana". (Daniela Gandolfi)
"Passione è la parola che meglio si adatta a quest'opera di Barnabà: per il suo paese d'adozione, per gli esseri umani in movimento e per la storia". (Yvan Gastaut)
"Barnabà racconta con rigore storico e ricchezza di aneddoti biografici una storia che sottende a un'esigenza quanto mai profonda e insopprimibile: la ricerca della bellezza". (Marco Devecchi)