Questa è la storia di due genitori e delle loro cinque figlie. Spazia dal 1823, data di nascita del padre, Louis Martin, al 1959, data di morte dell'ultima ragazza, Celina Martin (Suor Geneviève). Per tutta la vita Maria Paolina Leonia Celina Teresa Martin portarono avanti l'ideale a cui Louis Martin e sua moglie Zélie Guérin avevano vanamente anelato, cioè quello della vocazione religiosa: e lo perseguirono tutte, dalle due concrete sorelle maggiori, Maria e Paolina suore modello per decenni e decenni, alla fragile terzogenita Leonia, all'originale e genialoide penultima, Celina, fino a quella bionda, coccolatissima ultima figlia, morta come una suorina sconosciuta a ventiquattro anni per rinascere come una delle personalità femminili più famose dei tempi moderni. Parliamo ovviamente di Santa Teresa di Lisieux, patrona di Francia insieme a Giovanna d'Arco nonché vera e propria beniamina del mondo, le cui opere letterarie, quei modesti quadernetti scritti per l'edificazione del suo convento, sono diventate dei best-seller tradotti in quaranta lingue. Al loro Dio Teresa e le sorelle sacrificarono gioventù, amore, bellezza, ricchezza... e certamente sono state coperte di lodi, di affetto e di venerazione ma questa immolazione è stata anche ben lungi dal trovare un universale consenso anzi ha scatenato una quantità di critiche e di sarcasmi. Discepole di due santi, le ragazze Martin, o vittime manipolate da una coppia bigotta? E Teresa era una creatura eccezionale o una povera ragazzina confusa che il padre non seppe difendere da se stessa, consentendo che si andasse a seppellire in un convento di clausura a quindici anni? Le diverse ideologie di quanti si sono occupati di lei e delle altre le hanno piegate da una parte e dall'altra come canne al vento. Noi tentiamo un racconto oggettivo.