Dopo essere state per secoli e millenni la struttura portante di stati e popoli, le religioni, ora che le comunità umane si evolvono verso società più libere e democratiche e con la presa di coscienza di un sempre maggiore numero di individui della propria libertà anche di pensiero, remano troppo spesso contro il progresso di donne e uomini per non perdere la loro presa sulle coscienze. La difesa ad oltranza di dogmi obsoleti, già smentiti dalla scienza, l'autoproclamarsi uniche autorità morali e indispensabili mediatrici tra dio e l'individuo umiliano l'indipendenza di giudizio e la libertà di cittadini sempre più consapevoli della loro dignità. Il nuovo bisogno di spiritualità, di cui tanto si parla, non è, secondo Falconieri, sintomo di un ritorno alle religioni tradizionali, ma la ricerca di nuovi valori nei rapporti con dio e con i propri simili. Valori che interpretino e diano contenuti all'ansia crescente di società migliori. Con linguaggio semplice, stile scorrevole, ma provocatorio, Falconieri attira l'attenzione su situazioni e problemi troppo spesso celati sotto la coltre di un deteriore conformismo.