È un messaggio bellissimo, questo che vuole darci: imparare a plasmare quella che possiamo indicare come una terza via espressiva, che si basa sulla nostra tradizione (compresa, assimilata, amata e solo a questo punto elaborata) attraverso gli elementi che possiamo apprezzare dalle altre civiltà. Non solo, Giovanni Carotenuto sembra dirci che è possibile dare una marcia in più a tutto questo arricchendolo con sfumature moderne, aggiungendo la quotidianità degli eventi ma anche le passioni più viscerali perché tutto può innalzarsi di valore se espresso nel giusto modo – e una lingua corretta è sicuramente il modo migliore. (dalla Prefazione)

Giovanni Carotenuto, nato a Brindisi il 5 giugno 1948, si è diplomato al Liceo-Ginnasio "Benedetto Marzolla" ed ha in seguito conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l'Università degli Studi di Lecce, discutendo una tesi sperimentale in Paleo-etnologia (archeologia preistorica). Per oltre 30 anni ha insegnato Materie Letterarie (Italiano, Latino, Greco, Storia e Geografia) in istituti scolastici superiori, prevalentemente nei Licei Classici. In pensione dal 2007, ha sinora dedicato il suo impegno alla famiglia (sposato nel 1978, con moglie insegnante e due figli laureati ed impiegati) ed ai suoi varî interessi culturali ed informativi (letture, musica e sport d'ogni genere, "ufologia", "archeologia spaziale"), collezioni (filatelia e numismatica), e informazione in genere. Ha tenuto pubbliche conferenze su argomenti numismatici e sulla lettura critica di vari canti della Divina Commedia. Da pensionato ha affiancato al suo impegno in un coro polifonico quello in una compagnia teatrale: per i suddetti gruppi ha composto lunghi poemi tra il serio e il faceto in occasione di particolari eventi artistici. Tali "hobbies", insieme con la composizione poetica (per lo più sonetti e poemetti metricamente classici ma ispirati da temi e problemi svariati e per lo più moderni), costituiscono i suoi precipui interessi. Questa è la sua prima pubblicazione.