In questo libro Gianni Zanotti parla in prima persona della sua malattia, aprendo una finestra sul mondo per molti versi ancora misterioso dell'Alzheimer e sconosciuto ai più, descrivendo con coraggio e autoironia le sue fragilità, gioie, paure, passioni, sovvertendo luoghi comuni e preconcetti. "Seguo Gianni dall'inizio della malattia, e quindi da otto anni circa. Dopo una prima diagnosi di decadimento cognitivo di tipo lieve e poi moderato, siamo arrivati alla conferma della malattia di Alzheimer. Dopo i primi momenti di smarrimento, abbiamo cercato di reagire, informandoci il più possibile sulla malattia, affidandoci agli specialisti neurologi per le cure, ma soprattutto ci siamo sforzati di coltivare interessi, sia quelli che già avevamo, sia nuovi. Non ci siamo chiusi in casa, al contrario. Ci siamo buttati all'esterno, trovando nuove amicizie e condividendo con gli altri i nostri problemi e le nostre preoccupazioni" (dalla nota introduttiva di Claudia Ferrari).