Un uomo di sessantotto anni, ospite in una clinica, riceve un manoscritto da un signore della sua età – come lettura per il breve periodo di permanenza – il quale afferma di esserne l'autore e che la storia narrata è autobiografica. La lettura, pur iniziata svogliatamente, susciterà fascino e curiosità nell'anziano uomo per il fatto che nella vicenda, seppur ambientata nel futuro, di lì a cento anni esatti, riscontrerà da subito misteriosi riferimenti ad accadimenti e fatti della sua vita. La lettura del manoscritto, che narra la storia di sette giovani del 2096 e della loro straordinaria avventura, si alternerà a delle pause in cui sono contenuti colloqui con lo stesso sedicente autore, tramite i quali il paziente della clinica sarà guidato verso la rivelazione finale della storia. Tra descrizioni di scenari probabili, futuri prossimi o lontani, paesaggi esteriori ed interiori e comparazioni con presente e passato, l'uomo maturerà considerazioni riguardo ai valori della vita che restano come denominatore comune della storia umana al di là dei tempi che mutano, fino a quando, nelle ultime pagine, si sveleranno per lui definitivamente comprensioni clamorose.

Duilio Celenza è nato a Firenze nel 1968 dove vive. Dopo gli studi liceali e successivamente altri studi di specializzazione lavorativa, ha iniziato a operare nel settore delle imprese turistiche. Per sua passione, ha approfondito sin da molto giovane temi di carattere filosofico, facendo parte di associazioni che si dedicano a questi temi e maturando esperienze con viaggi, studi ed incontri con alcuni personaggi speciali. Questo stesso libro può anche essere considerato la migliore autobiografia che potesse scrivere.