La coppia inciampò nella sua camera d'albergo. Lei aveva bevuto qualche drink e lui aveva raddoppiato. Il grande uomo spinse il grazioso dottore contro la porta di legno. Le fece scivolare il ginocchio tra le gambe, spingendo contro la sua femminilità.
Heny emise un lieve gemito. Si strinse sull'incavo nel suo collo, succhiando e mordendo la carne morbida, ma si assicurò di non lasciare un segno.
Le slacciò tutti i bottoni mentre le apriva il vestito. Uscì dal tessuto inerte prima che mani ruvide la portassero sul letto fuori misura, e la lasciassero cadere su di esso. Heny si riprese rapidamente. Si alzò dal letto e si gettò tra le sue braccia, prendendo la bocca con la sua. Tracciò le sue labbra e forzò la lingua nella sua bocca, assaggiandone il sapore.
La gettò di nuovo giù, scivolando tra le sue gambe. Le tenne il petto in giù con la mano quando provò a muoversi di nuovo. Sapeva quanto le piacesse essere esuberante. Abbassò la bocca, mettendola di fronte al suo tumulo. Le strappò le mutande e cominciò a succhiarle il clitoride.
"Maxi!" Lei gemette forte.
Le fece scivolare la lingua dentro, spingendola il più lontano possibile. Lei urlò e tremò.
"Sei già vicina, piccola?" Chiese lui, con la sua voce bassa e graffiante.
Il grazioso dottore rise piano e sessualmente. "Sai che ci vorrà molto di più", disse lei sensualmente, appoggiandogli una gamba sulla spalla.
Il suo corpo era arrossato e caldo. Era stufo dei preliminari. Sapeva che era pronto, quindi lo attirò rapidamente verso di lei, "Spogliati!" Lei comandò. Impazientemente, lo aiutò a togliersi i pantaloni e i boxer, senza preoccuparsi della sua camicia.