Ogni presente è un'aritmia di situazioni e cambiamenti che sarebbe impossibile anche solo concepire per chi non li ha vissuti. Ogni situazione si presenta brulla e scarna, se analizzata nel suo semplice essere, quando si tratta, in realtà, di un'evoluzione antica. Andrea Veri usa la sua penna come uno scalpello e incide solchi profondi e violenti con il suo stile essenziale, tagliente e spietato. Un gruppo di amici molto uniti, che si muove spesso e volentieri come un'unica entità, che solca le strade della città senza fare prigionieri. Situazioni paradossali e al contempo di vissuto quotidiano si susseguono in una storia tanto esteriore quanto introspettiva, dalla quale è davvero difficile staccare gli occhi. Senza scrupoli, le pagine di quest'opera ci afferrano voraci, facendo della nostra mente un sacco da allenamento pronto ad essere martoriato. Un'oscurità sublime ed impietosa racchiusa negli occhi e nel malessere del protagonista. Un pugno sul diaframma del perbenismo e della correttezza forzata, senz'altro scopo che quello di esistere ed essere contemplato, senza scuse e senza vergogna.