Io ci sarò ancora. Il delitto Moro e la crisi della Repubblica
ebook ∣ PaperFIRST
By Miguel Gotor
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Le ricerche di Miguel Gotor forniscono elementi
fondamentali di conoscenza, riflessione e valutazione
sul contesto, gli obiettivi e le vicissitudini
del sequestro e della morte di Aldo Moro.
Dalla prefazione di Gian Carlo Caselli
Miguel Gotor è lo storico italiano più esperto del «caso Moro». In questo libro viene pubblicata una raccolta di suoi interventi sui 55 giorni che cambiarono la storia della Repubblica.
In particolare l'autore si concentra sulle dinamiche del sequestro, sulla strenua battaglia del prigioniero, sull'azione delle Brigate Rosse, sull'area di contiguità alla lotta armata, sulle trattative segrete, sul loro fallimento, sul ruolo avuto dai servizi d'intelligence e sulle tensioni geopolitiche al tempo della Guerra Fredda tra Est e Ovest, Nord e Sud del mondo e lungo l'asse del conflitto arabo-israeliano.
L'operazione Moro vide, infatti, la convergenza d'interessi, a livello internazionale, tra il blocco orientale e quello occidentale e, a livello nazionale, tra un fronte reazionario legato all'oltranzismo atlantico, alla destra anticomunista e ad ambienti piduisti e i gruppi rivoluzionari del cosiddetto «Partito armato» intorno a una comune matrice sovversiva. A causa della convergenza di queste forze, che pure agirono in modo autonomo l'una dall'altra, l'operazione Moro rappresenta il punto più drammatico raggiunto dalla strategia della tensione in Italia.
Miguel Gotor è lo storico italiano più esperto del «caso Moro». In questo libro viene pubblicata una raccolta di suoi interventi sui 55 giorni che cambiarono la storia della Repubblica.
In particolare l'autore si concentra sulle dinamiche del sequestro, sulla strenua battaglia del prigioniero, sull'azione delle Brigate Rosse, sull'area di contiguità alla lotta armata, sulle trattative segrete, sul loro fallimento, sul ruolo avuto dai servizi d'intelligence e sulle tensioni geopolitiche al tempo della Guerra Fredda tra Est e Ovest, Nord e Sud del mondo e lungo l'asse del conflitto arabo-israeliano.
L'operazione Moro vide, infatti, la convergenza d'interessi, a livello internazionale, tra il blocco orientale e quello occidentale e, a livello nazionale, tra un fronte reazionario legato all'oltranzismo atlantico, alla destra anticomunista e ad ambienti piduisti e i gruppi rivoluzionari del cosiddetto «Partito armato» intorno a una comune matrice sovversiva. A causa della convergenza di queste forze, che pure agirono in modo autonomo l'una dall'altra, l'operazione Moro rappresenta il punto più drammatico raggiunto dalla strategia della tensione in Italia.