Quando vi ucciderete, maestro?

ebook Marsilio UE Feltrinelli

By Antonio Franchini

cover image of Quando vi ucciderete, maestro?

Sign up to save your library

With an OverDrive account, you can save your favorite libraries for at-a-glance information about availability. Find out more about OverDrive accounts.

   Not today

Find this title in Libby, the library reading app by OverDrive.

Download Libby on the App Store Download Libby on Google Play

Search for a digital library with this title

Title found at these libraries:

Library Name Distance
Loading...
In questo libro Antonio Franchini intreccia le sue due grandi passioni, il combattimento e la letteratura, e si scopre, fra l'altro, che il combattimento non è solo "corpo" e la letteratura non è solo "spirito", e che entrambi sono un continuo, appassionato scontro con il proprio limite. Perché sia le discipline che insegnano a incrementare la forza fisica sia quelle volte ad allargare il patrimonio culturale non nascondono un analogo destino di sopraffazione, due volontà di potenza tra cui è difficile istituire una gerarchia. Alternando a brevi riflessioni i ricordi e le esperienze, mescolando le tracce lasciate da una gioventù trascorsa in scantinati e palestre a un'assidua frequentazione della pagina scritta, l'autore ci racconta storie di giovani uomini e di grandi maestri, di orgoglio e di frustrazione, di eroismo e di umiltà, eventi piccoli e grandi accomunati da una tensione a scoprirsi e a capire, oltre la patina che spesso ricopre il senso profondo delle cose, oltre le zone di dubbio, di convenzione, di vera e propria falsità. Gli incontri che facciamo seguendo il doppio tracciato delle arti marziali e della letteratura sono singolari e tutti ugualmente importanti, da Simone, «ragazzo dall'aria distratta, con una sua evasiva bellezza» a cui bisogna dire solo «vai e fai vedere a questa gente cos'è la Savate», a Claudio, grande filologo classico e sollevatore di pesi, al grande maestro di spada Miyamoto Musashi, vissuto nel periodo Edo, a Hemingway, a Mishima, fino all'omonimo parente diventato eroe. E singolare è anche il fatto che questo libro, in cui il tema dell'aggressività, della lotta e in fondo anche della morte ricorre con tanta forza, sia stato scritto da un autore che fa parte della prima generazione nata e cresciuta senza vedere guerre.
Quando vi ucciderete, maestro?