I padroni di casa si erano già approfittati di Lisa. Dal momento che il suo ragazzo era indietro con l'affitto, i proprietari le avevano proposto un accordo per evitare di sfrattarli. L'accordo era averla. Lisa ritorna, così, a firmare il contratto che renderà disponibile il suo adorabile corpo da diciannovenne ogni qual volta il signore e la signora Marshall lo desiderino. E cioè molto spesso! Estratto: «Ok», disse Lisa. «Lo farò.» «Certo che lo farai», sorrise Steve. «E sai cosa? Lo adorerai. Adesso alzati e spogliati per me.» Senza nemmeno pensarci, Lisa si alzò e si sfilò il vestito dalla testa; davanti al proprietario di casa e a sua moglie rimase completamente nuda, fatta eccezione per le mutandine nere di pizzo. Era perfetta, proprio come Steve ricordava. Le sue lunghe gambe e il suo corpo tonico esibivano un paio di tette deliziose; poco più grandi di un pugno e molto sode. Oggi, i suoi eleganti capelli biondi erano raccolti in una coda, cosa che la rendeva estremamente graziosa e tutti i suoi lineamenti innocenti urlavano "vienimi a prendere". Steve si fece avanti, catturando le morbide labbra di lei con le sue per poi squarciarle gli slip con uno strappo violento. «Ehi», urlò. «Sono le mie mutandine migliori. Mi sono costate venti sterline.» «Non ti preoccupare,» rise Steve, «posso permettermi di ricomprarle. Ad ogni modo non c'è bisogno che indossi gli slip quando sei con noi.» E le sue dita iniziarono ad esplorarle la vagina.