Caterina Vastarella è nata nel 1923. Basterebbe questo dato per comprendere come la presente silloge non sia – e non possa essere – solo un viaggio nella vita dell'autrice, ma anche e soprattutto la raccolta di un preziosissimo punto di vista, unico e privilegiato, di una voce che ha visto davvero la trasformazione radicale della nostra società.
Testimone di un'epoca lontanissima, prima dell'avvento dei computer, prima della televisione, prima della guerra, prima ancora che il Fascismo si affermasse in Italia, la poesia di Caterina Vastarella porta con sé tutto questo, pur trovando la sua cifra di assoluta modernità.
Ecco quindi che non si parlerà di idilli, non si celebrerà solo la natura, la vita o la persona amata, ma si rappresenterà il brulicante caleidoscopio dell'umanità.

Caterina Vastarella è nata a Napoli il 13 marzo 1923. Nel 1942-1943 ha conseguito l'abilitazione Magistrale. Scrive poesie dal 1978 sia in italiano che in vernacolo napoletano. Ha conseguito, tra gli altri, i seguenti riconoscimenti: Periodico Culturale G. Leopardi premiata negli anni 1978, 1980 e 1983 con menzione speciale. Premio Vomero Day 100 anni del Vomero premiata nel 1990. Centro Culturale Fondazione Roberto Cioffi premiata nel 1991, 1992 e 1995 con rassegna poetica. Premio Antonio Balsamo premiata nel 1993. Concorso regionale "Riscossa Camaldolese" premiata nel 1993. Premio della Giuria Salvatore Molino premiata nel 1999. Centro storico Premio Angela Starace premiata nel 2000 e nel 2002 ed. Montedit Milano.
È autrice di un libro autobiografico intitolato "Una vita in cammino tra le pietre e rovine della seconda guerra mondiale" e di una raccolta di poesie "Una vita in petali sparsi" edito nel 1996.