Il progetto Edu Arhat prende spunto da diversi ambiti scientifici con i quali l'autrice è entrata in contatto negli anni di studio accademico, e in particolare con la disciplina del Pranic Healing, che nasce dalla fusione di pratiche antichissime come la Medicina Tradizionale Cinese (chi kung medico e agopuntura), la Medicina Indiana (ayurveda e yoga) e altre discipline, e consiste in una molteplicità di tecniche terapeutiche che utilizzano l'energia vitale e la meditazione quali strumenti di guarigione e purificazione. Lo stretto legame tra ricerca artistica e guarigione energetica è stato analizzato nel corso di una serie di laboratori creativi realizzati attraverso un progetto pilota, che potessero essere un punto di contatto con se stessi prima di tutto, e poi una opportunità di condivisione tra genitori e figli. Si è voluto dimostrare, attraverso una critica costruttiva del sistema scolastico italiano – in cui la teoria prevale ancora sulla pratica e l'arte è spesso trascurata – l'importanza dell'arte e della libertà individuale nell'esistenza di adulti e bambini, nonché il valore della diversità nella collaborazione in laboratori artistici, momento di condivisione creativa anche in famiglia. In tale visione mani, cuori e cervelli si sono riappacificati e collaborano per portare avanti il vero cambiamento che porta all'unica cosa non ancora ufficialmente insegnata: la Felicità.