Lo spettacolare mondo della politica è retto da Übermenschen (superuomini) di nietzschiana memoria che, per divine immunità, sono affrancati dalla morale comune, a dispetto di tutti e di tutto. Gli Übermenschen della politica sono sempre proni al partito, pensano e ragionano con la testa del partito, assecondano i voleri e gli interessi del partito, infallibile tattica che consente di consolidare e conservare nel tempo la confortevole poltrona. A nessuno importa che tutto il resto passi inevitabilmente in secondo piano, a scapito del bene comune e degli interessi generali degli Untermenschen (dei comuni esseri umani). In tale ottica, è del tutto normale che gli illuminati Übermenschen della politica si reputino integerrimi e infallibili, non sfiorabili da questioni di publica honestas, tant'è vero che non hanno mai riconosciuto propri errori e, in ogni caso, non li hanno mai pagati.