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Un filo inanellato di perle che narrano di vecchie brume passate attraverso la memoria, di sagome impalpabili, di ricordi, eventi giocati tra la fantasia ed il sogno.
Un caleidoscopio di sentimenti: amore, odio, amicizia, gelosia, razzismo, egoismo, miseria, ambizione, impaccio... Un filo esile come lo è l'alito stesso della vita, effimero e inavvertibile, che intreccia gli eventi casualmente, senza una logica e sequenziale modulazione.
In questo contesto, intanto, il tempo impone i ritmi surclassando l'esito della stessa esistenza, vissuta tra un passato non ancora lontano, ma già riposto nel dimenticatoio, nei dedali della memoria, ed un presente che non ha connotati definiti e definibili che si sovrappongono repentini e fugaci.
Il tempo nostro padrone, che non si serba e non lo si spreca, non lo si impegna, ma è lui stesso che ci consegna fatue certezze: perle fatte di polvere e di sabbia, effimere anch'esse se non fosse per cinica e crudele bramosia dell'uomo di vederle rare, preziose, imprescindibili. Racconti di un secolo appena andato, ma che ancora ci rinvia le sue contraddizioni fatte di luci, di dolori, di ansie, di abbagliante spensieratezza e di tragedie, del quale siamo ancora tutti intrisi e non ancora spogli dei suoi retaggi; ancora palpabili restano il suo peso e la sua drammatica incoerenza.
Un caleidoscopio di sentimenti: amore, odio, amicizia, gelosia, razzismo, egoismo, miseria, ambizione, impaccio... Un filo esile come lo è l'alito stesso della vita, effimero e inavvertibile, che intreccia gli eventi casualmente, senza una logica e sequenziale modulazione.
In questo contesto, intanto, il tempo impone i ritmi surclassando l'esito della stessa esistenza, vissuta tra un passato non ancora lontano, ma già riposto nel dimenticatoio, nei dedali della memoria, ed un presente che non ha connotati definiti e definibili che si sovrappongono repentini e fugaci.
Il tempo nostro padrone, che non si serba e non lo si spreca, non lo si impegna, ma è lui stesso che ci consegna fatue certezze: perle fatte di polvere e di sabbia, effimere anch'esse se non fosse per cinica e crudele bramosia dell'uomo di vederle rare, preziose, imprescindibili. Racconti di un secolo appena andato, ma che ancora ci rinvia le sue contraddizioni fatte di luci, di dolori, di ansie, di abbagliante spensieratezza e di tragedie, del quale siamo ancora tutti intrisi e non ancora spogli dei suoi retaggi; ancora palpabili restano il suo peso e la sua drammatica incoerenza.