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Scuola e società nel Mezzogiorno, pubblicato per la prima volta nel 1963 dagli Editori Riuniti di Roma, è un libro che ha inaugurato una stagione culturale e politica decisamente nuova nella storia italiana. In esso prende forma una vera e propria teoria funzionale dell'istruzione e, in particolare, dell'istruzione meridionale che non divenne patrimonio libresco ma fu già nel suo concepirsi viva applicazione empirica, attività reale e trasformatrice dei processi educativi a cui sovrintendeva. È l'espressione di una coscienza culturale profonda e viva che si fa proposta politica e pedagogica, è la formulazione di un progetto educativo e scolastico che si fonda sulla rivalutazione storiografica e revisionistica dei fenomeni politici, culturali, sociali ed educativi verificatisi nell'Italia nell'ultimo secolo e sulle esperienze di una socializzazione dell'istruzione incentrata sulla pedagogia attiva e progressiva quale via principale per l'emancipazione del Meridione e per la democratizzazione reale della società nazionale. «Questo libro – scriveva Arturo Arcomano (Roccanova 1927 - Roma 2007) nel maggio 1962 – si compone di scritti nati sotto la spinta che veniva dall'impegno diretto nella lotta per il progresso democratico del Mezzogiorno. Non posso quindi non dedicarlo a quei contadini e a quegli operai della mia terra, con i quali ho condiviso, da giovanissima età, tutte le asprezze di una lotta che attraverso successi ed insuccessi, trepidazioni ed entusiasmi, rappresentano l'unica via per tenere viva la speranza e presente la prospettiva di un mondo migliore alla cui edificazione non eravamo estranei. La via è sempre la stessa: non certo le "buone leggi" modificheranno il corso della storia del Mezzogiorno, ma il peso e la forza delle classi popolari». Ripubblicare Scuola e società nel Mezzogiorno muove da una serie di considerazioni e di stimoli che rendono questo testo quanto mai attuale nel mai sopito dibattito sulla questione meridionale per le sue rinnovate forme di espressione e di manifestazione e lo ripropongono come strumento ancora valido per una lucida e rigorosa analisi/ricostruzione di una società in cui «la scuola potrebbe diventare veramente valido strumento di progresso se si mettesse al centro della problematica della vita dei paesi». Rileggere Scuola e società nel Mezzogiorno significa ritrovare gli stimoli adeguati per muoversi oggi verso una nuova dimensione dell'uomo, del cittadino, in una società più aperta ai valori della democrazia e ai problemi della solidarietà e della pace nel mondo.