In questo volume leggerete ancora storie di filibustieri delle Antille perché Il Figlio del Corsaro Rosso ne è un nuovo capitolo. Anche in questo romanzo, Salgari propone al lettore una serie di avventure vissute da Corsari e marinai di ogni tipo. Il protagonista è il figlio del Corsaro Rosso ovvero il Conte Enrico di Ventimiglia. Dopo che il Conte e Mendoza si erano addentrati nella foresta ed aver incontrato di nuovo Don Barrejo, decisero di proseguire. Giunsero nei pressi di Pueblo Vejo perdendosi. Buttafuoco, un bucaniere, venne in loro aiuto traendoli in salvo. Scopriamo da questo romanzo che il Corsaro Rosso aveva due figli ed era due volte vedovo. Scopriamo anche che il Corsaro era, in realtà, ricchissimo. Tutti elementi che non erano mai stati menzionati da Salgari. Il romanzo che avete tra le mani è particolarmente divertente e meno drammatico dei precedenti. Gli elementi fondamentali sono la nostalgia ma anche l'azione che caratterizza gli abbordaggi e gli inseguimenti per mare. Il libro esalta l'intelligenza dell'arte marinaresca, dell'arte acrobatica di ammainare le vele e sfruttare i venti padroneggiandoli. Non c'è nessuno dei personaggi dei romanzi precedenti. Morgan e Jolanda, infatti, si erano stabiliti a Panama e non interessano più allo scrittore. Le descrizioni sono, come sempre, impeccabili. Anche se lo scrittore non si era mai spostato dall'Adriatico era in grado di fornire descrizioni dettagliate di luoghi a lui lontani. Tutto merito di una spiccata voglia di documentarsi e di sapere. Ecco perché Salgari viene considerato come uno dei lettori che meglio incarna il tema dell'avventura e del viaggio. Leggendo i suoi racconti si viene immediatamente catapultati in mondi esotici e lontani senza alzarsi dalla poltrona di casa. Per questo, ed altri motivi, l'autore è stato recentemente riscoperto dai lettori di tutte le età senza distinzione di sesso o di collocazione geografica.