- In nome dell'ambiente ma, spesso, non per l'ambiente. In nome della tutela della salute dei cittadini che però poi assistono inermi alla burocrazia capace, come pochi, di rallentare, rinviare, esaminare e riesaminare, interpretare tanto da far diventare biblici gli interventi. È la sensazione, amara per certi versi, che si ricava leggendo questa pubblicazione sulla bonifica e sulla messa in sicurezza del sito e della fabbrica ex Saibi con i quali i margheritani avevano vissuto e fatti i conti per 60 anni. - Ma come tutti gli interventi in materia ambientale che finiscono nelle maglie, talvolta non così limpide della burocrazia, anche quello della bonifica ex Saibi pareva dover entrare a far parte dell'elenco delle incompiute. Quelle incompiute finanziate, che come hanno raccontato le cronache italiane in questi anni spesso hanno alimentato i circuiti della corruzione. Non è stata una incompiuta, per fortuna e il finanziamento non è andato perduto.