Massoneria, riservatezza e profanità

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By Ettore Coscarella

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Tenendo vigile lo sguardo tra simbologia e realtà profana e ovviamente rifiutando, per la libertà di pensiero, comportamenti profani che limitano la libertà d'azione o vincoli ideologici, da sempre la Massoneria ha cercato di stabilire un dialogo con il mondo esterno. Ciò nonostante, ogni volta che ha preteso e tentato d'interpretare atteggiamenti della società profana considerata attiva, cooperando a ristabilire l'ordine nel caos scaturito dall'ignoto che ha determina a volte con equivoci, spesso deviatori, nei riguardi dell'enigma escatologico, creando inquietudini e angosce della separazione e della morte. Meditandoci bene sono inquietudini che provengono dall'ignoranza e dalla presunzione, non solo laddove sussistano validi esempi per sollecitare un utile interesse nei temi comuni che affliggono l'uomo, ma anche dalla necessaria conoscenza del tanto aspirato momento di serenità. Certamente, molti lettori vorranno soddisfare la loro curiosità a conoscere cosa sia la Massoneria. E' estremamente difficile, per il lettore curioso, sconfortante, o per meglio dire, impossibile scoprire il mistero e trasferirlo agli altri, perché è esistente esclusivamente nel più profondo micro-cosmo immateriale del massone. Per consolazione non è manifestabile neanche nei confronti di un altro fratello, non è trasferibile a nessuno, perché non è percepibile, è etereo, è parte del più profondo spirito umano e non può essere trasmesso, né trasferito fuori dal proprio spirito...
Massoneria, riservatezza e profanità