Un tuffo nello sword and sorcery con pennellate di high fantasy. Il racconto La zona proibita di Roberto Carlo Deri è frutto della passione dell'autore per il fantastico e l'avventura. Per le storie di cappa e spada. Consapevolmente Deri non delinea tutte le caratteristiche essenziali dei due generi, ma fissa alcuni elementi per dar vita a un racconto che conduce il lettore nell'affascinante mondo degli eroici cavalieri. Dallo sword and sorcery, che tradotto significa letteralmente "spada e stregoneria", l'autore cattura appunto l'elemento cavalleresco. Traccia il profilo dell'eroe classico che corre a salvare giovani donne indifese da un nemico violento. Tralascia invece l'elemento magico ed esoterico di cui non sente l'esigenza. Dell'high fantasy invece utilizza l'habitat, un luogo lontano dal nostro mondo anche se con caratteristiche simili al medioevo e la lotta perpetua tra bene e male. Per la figura del protagonista, l'autore, miscela le qualità che appartengono a entrambi i generi. È lo stereotipo dell'eroe dello sword and sorcery, ma concluso il suo mandato diviene il ragazzo inconsapevole dell'high fantasy. Un po' uomo, un po' fanciullo.