Jane Doe viene ricoverata d'urgenza nel reparto di ginecologia del Saint John of God, un antico ospedale a Stampeace, centro storico della cittadina di CastleRock. Ogni notte si attarda nel suo letto a scrivere il diario per documentare la serie di eventi che in pochi giorni hanno destabilizzato la sua quotidianità, a partire dall'iniziale ricovero fino all'operazione, alle dimissioni ed ad un secondo ricovero per successive complicazioni. Scrivere diventa per lei un modo di curarsi, di guardare in faccia il suo male, e l'ironia una cura, un modo di superare il dramma che la sta travolgendo. «Senta Dott. Angel... ma dopo questa operazione, se ci fosse necessità di togliere una tuba, potrei ancora avere dei figli?». Mi guarda pietoso e, armato della sua consueta delicatezza, risponde: «E certo che ne potrà avere, che domande... Basta praticare!». Beh, se non altro avrò la scusa per adoperarmi. Sai com'è? Le possibilità sono dimezzate, quindi dovrò darmi da fare il doppio. E' un ottimo modo di vedere la cosa, ora che ci penso...