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                    Un pugno alla volta non è solamente il racconto di una malattia, di un percorso difficile, ma è la testimonianza di una rinascita: l'autore si mette a nudo con lo scopo di sensibilizzare e condividere, rompendo il silenzio su un tema ancora troppo poco conosciuto, il tumore al seno maschile, patologia che nell'immaginario comune è strettamente femminile, ma che può colpire in minima parte anche gli uomini.
Vincenzo Cucci ha scelto di non piegarsi di fronte a un destino inaspettato, di trasformare il dolore in forza, la paura in motivazione, la fragilità in coraggio. La nostra esistenza può cambiare in un istante, i nostri progetti in un attimo possono sfumare, ma dentro di noi esiste una riserva di energia più grande di quanto immaginiamo.
L'esternazione del dolore può aprire spazi di comprensione e solidarietà; la vita, pur ferita, può continuare a sorprendere. Vincenzo ci mostra che non bisogna vergognarsi delle proprie cicatrici, segni tangibili di una lotta che ha il sapore della dignità, e vuole, attraverso questo libro, essere un esempio e uno stimolo per tutti.
                        
                    
                
                
                
                
            Vincenzo Cucci ha scelto di non piegarsi di fronte a un destino inaspettato, di trasformare il dolore in forza, la paura in motivazione, la fragilità in coraggio. La nostra esistenza può cambiare in un istante, i nostri progetti in un attimo possono sfumare, ma dentro di noi esiste una riserva di energia più grande di quanto immaginiamo.
L'esternazione del dolore può aprire spazi di comprensione e solidarietà; la vita, pur ferita, può continuare a sorprendere. Vincenzo ci mostra che non bisogna vergognarsi delle proprie cicatrici, segni tangibili di una lotta che ha il sapore della dignità, e vuole, attraverso questo libro, essere un esempio e uno stimolo per tutti.
                    