Sicilia, agosto 2021, estate con tutta la famiglia. Dalla vetrina di un'enoteca spicca un vino che ha l'etichetta con un nome che mi attira: Nòstos. Anna (la mia terza figlia) mi chiede cosa mi colpisce e io rispondo semplicemente: Ulisse! Da lì prende forma un titolo per il libro di cui con Anna avevo spesso parlato: Nòstos – La circolarità dell'esistenza.
La parola "nòstos", termine che in greco significa viaggio, è anche all'origine della "nostalgia". Nòstos quindi non è solo il viaggio vero e proprio, ma anche il desiderio del ritorno.
Mi metto al lavoro con la preziosa consulenza di Roberta Amidani e decido di iniziare da una frase che, in stretto dialetto camuno*, mia madre mi diceva sempre: "Il mondo è rotondo, Brunetto. Tutto prima o poi ripassa dallo stesso punto."
In fondo, allora, non capivo cosa volesse dire, ma ne sentivo la forza. La forza di una donna che, cacciata dalla casa paterna perché sposava il Galli, ha saputo crescere otto figli (mi vanto di essere l'ultimo) a fianco di un uomo che sapeva solo lavorare.
Ecco spiegato lo spazio, e l'onore, a mia madre Francesca, in copertina con la sua filosofia diventata titolo.
*dialetto della Valle Camonica, in provincia di Brescia.