Uomini che non chiedono permesso. Corpi segnati dal lavoro, dallo sport, dalla vita. In Notte al Club, Manuel García esplora l'erotismo maschile nella sua forma più cruda e vera: incontri tra sconosciuti che diventano necessità, sfide che si trasformano in passione. Nessun romanticismo. Solo desiderio. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, un uomo maturo entra in un locale gay di Roma. Non è la prima volta, sa cosa cerca. Ma quella sera, tra corpi sudati e musica assordante, c'è qualcosa di diverso. Un ragazzo solo, smarrito, con l'aria di chi non sa ancora cosa desidera — ma sta per scoprirlo. Inizia così un corteggiamento silenzioso, carnale, diretto come un ordine. «Hai una macchina?» Lui annuisce. «No. Prendiamo la mia.» Poi il silenzio. Il parcheggio. Il viaggio. L'albergo. Mani ruvide su pelle liscia. Un ragazzo esitante, un uomo deciso. Nessuna parola superflua. Solo sguardi, odori, corpi che si cercano e si trovano. Tra spogliatoi, officine e cucine, Notte al Club racconta storie dove il desiderio esplode quando meno te lo aspetti. E quando accade, non si può tornare indietro. A volte, un solo sguardo basta per cambiare una notte. O tutta una vita.