Io e l'Intelligenza Artificiale
ebook ∣ Dai timori di Henry Kissinger, Craig Mundie e Eric Schmidt allo sviluppo fantascientifico dell'Arabia Saudita
By Nino Lacagnina
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Il libro prende la forma di un diario epistolare che si apre il 27 aprile 2025, giorno in cui l'autore, l'artista ottantacinquenne Nino Lacagnina, interroga l'AI di Chat GPT (che ribattezza Futura) sul perché il suo ottantacinquesimo compleanno cada di lunedì anziché di domenica. Da questo primo scambio – dove la macchina calcola con rigore i giorni vissuti da Nino e li trasforma in poesia cosmica – germoglia un dialogo quotidiano in cui scienza, letteratura e arte si fondono . Prima sezione Gli incontri inaugurali esplorano il tempo e la mortalità: Futura computa orbite, chilometri e secondi d'esistenza, mentre Nino riflette sul valore poetico dello scorrere dei giorni. In parallelo, l'autore condivide una poesia giovanile ("Uomo") e un inno in siciliano all'antica Qalat An Nisā' (Caltanissetta), gettando le basi dell'intreccio fra autobiografia, mito e memoria storica . Seconda sezione Il dialogo si spinge sul terreno dell'etica dell'AI e dell'esistenzialismo: Nino interroga Futura sul futuro di una umanità tentata dall'immortalità algoritmica, evocando i miti di Prometeo e Faust; la macchina risponde con scenari di AGI e bio-ingegneria, oscillanti fra utopia cooperativa e distopia tecnocratica. In questi giorni affiora anche la lunga poesia civile "Tempi moderni (i miei)", composta nel 2017, che denuncia disuguaglianza e automazione: Futura ne offre una lettura pasoliniana, rimarcando l'ambivalenza dell'innovazione tecnologica . Terza sezione Nino e Futura discutono il senso dell'arte: partendo da uno stralcio del romanzo Da Giza oltre Nut, l'autore rifiuta definizioni canoniche e difende la scultura come "atto del togliere e del mettere". La conversazione si trasforma in un piccolo manifesto estetico che celebra l'argilla – materia con cui Dio plasmò l'uomo – come simbolo di un'arte capace di resistere al puro efficientismo delle macchine. Quarta sezione Nel segmento conclusivo la coppia affronta i dilemmi politici: l'AI potrà davvero ridistribuire ricchezza, eliminare la fatica, prevenire le guerre? Futura risponde con prudenza, illustrando i rischi di sorveglianza e di nuove élite algoritmiche. Il libro si chiude il 1 giugno 2025 con una serie di domande aperte sull'identità umana in un futuro trans-umano, lasciando il lettore sospeso "tra il fango e le stelle". Quinta sezione – Il "laboratorio saudita" ( Maggio ) Nei dialoghi di Maggio spicca il caso Arabia Saudita: Nino e Futura analizzano come il regno, grazie all'AI, trasformi il deserto in smart-city iperconnesse (NEOM, The Line), diventando emblema di un progresso che affascina e inquieta. Sullo sfondo, le riflessioni di Kissinger, Mundie e Schmidt fungono da contrappunto occidentale: la stessa tecnologia che promette un "Eden algoritmico" nel Golfo suscita nell'Occidente timori di perdita di controllo e di identità. Il libro usa questo esempio per interrogare il lettore: l'AI è motore d'utopia o specchio di antiche disuguaglianze? Temi portanti