Briseide e Urania si sfiorano in un tempo sospeso, dove ogni gesto è una rivelazione e ogni silenzio è pieno di voce.
Non si promettono il per sempre, ma imparano a restare — almeno finché l'anima trema ancora al tocco dell'altra.

Questa non è la storia di un amore che grida.
È la storia di un amore che osserva, ascolta, e lentamente guarisce.
Attraverso i piccoli particolari: una tazza di tè lasciata accanto al cuscino, una frase spezzata a metà, una carezza che ricuce l'invisibile.

«Siamo due lettere senza indirizzo, ma continuiamo a trovarci».
«Fermati. Guardami. Anche oggi ti sceglierei, anche se so che potresti andartene domani.»

È la storia di due donne che si cercano anche quando si perdono, che si ritrovano anche quando sembrano andarsene.
Una storia di rinascita, desiderio, memoria.
Di notti che custodiscono verità, e albe che sembrano iniziare per loro sole.

«Ci sono cose che non si possono spiegare. Ma si sentono. E tu... mi sei sempre rimasta addosso.»
«Non voglio un amore perfetto. Voglio un amore che resta quando tutto vacilla.»

Perché l'amore vero, a volte, si nasconde proprio lì —
nei dettagli che il mondo non nota. Ma che noi non dimentichiamo più.