Cronica de' Matematici, ovvero Epitome dell'istoria delle vite loro
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By Bernardino Baldi da Urbino
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Bernardino Baldi da Urbino (1553-1617), matematico, poeta, letterato e umanista, è stato un indiscusso protagonista della scena culturale e degli studi eruditi del tardo Rinascimento. Personalità poliedrica, dotato di vasti e diversi interessi, fu anche uno storico, un antiquario e un ecclesiastico e conobbe numerose lingue, sia antiche che moderne.
Autore poligrafo ed eclettico, si dice che abbia scritto più di cento opere, la maggior parte delle quali è rimasta ancora inedita.
La sua opera più celebre, La Cronica de' Matematici (pubblicata postuma a Urbino nel 1707), anche se concepita come compendio di un'opera decisamente più ampia, a cui Baldi dedicò oltre dodici anni di assiduo lavoro e che intendeva contenere le vite di più di duecento matematici di ogni tempo (opera, questa, rimasta incompiuta e inedita), costituisce ancora oggi un'opera imprescindibile, nonché documentatissima, nel campo della Storia della Matematica e dei suoi protagonisti, sia maggiori che minori, dall'antichità classica fino al Medio Evo e al Rinascimento: da Euclide a Aristarco, da Beroso Caldeo a Arato di Soli, da Pitagora a Eratostene, da Teone a Anassagora, fino ad arrivare a Girolamo Fracastoro, Bartolomeo Mercatore, Orontio Finneo, Luca Pacioli e Leon Battista Alberti. Il suo taglio didascalico e al contempo enciclopedico, ci permette di ripercorrere le figure, le scoperte e le imprese di un considerevole numero di matematici del passato.
Autore poligrafo ed eclettico, si dice che abbia scritto più di cento opere, la maggior parte delle quali è rimasta ancora inedita.
La sua opera più celebre, La Cronica de' Matematici (pubblicata postuma a Urbino nel 1707), anche se concepita come compendio di un'opera decisamente più ampia, a cui Baldi dedicò oltre dodici anni di assiduo lavoro e che intendeva contenere le vite di più di duecento matematici di ogni tempo (opera, questa, rimasta incompiuta e inedita), costituisce ancora oggi un'opera imprescindibile, nonché documentatissima, nel campo della Storia della Matematica e dei suoi protagonisti, sia maggiori che minori, dall'antichità classica fino al Medio Evo e al Rinascimento: da Euclide a Aristarco, da Beroso Caldeo a Arato di Soli, da Pitagora a Eratostene, da Teone a Anassagora, fino ad arrivare a Girolamo Fracastoro, Bartolomeo Mercatore, Orontio Finneo, Luca Pacioli e Leon Battista Alberti. Il suo taglio didascalico e al contempo enciclopedico, ci permette di ripercorrere le figure, le scoperte e le imprese di un considerevole numero di matematici del passato.