David Nash è un avvocato difensore leggendario, soprannominato "l'uomo di ghiaccio" per il suo sangue freddo e la sua impeccabile reputazione in aula. Ma dietro l'immagine del legale infallibile si nasconde un uomo tormentato da un dubbio crescente: e se alcuni degli innocenti che ha salvato fossero in realtà colpevoli?

Il crollo delle sue certezze coincide con il coinvolgimento di un caro amico, il celebre scrittore ed ex mercenario Thomas Gault, accusato dell'omicidio brutale della moglie. La donna viene trovata morta in circostanze ambigue e umilianti, e tutte le prove puntano verso Gault. Ma l'uomo proclama la propria innocenza — e Nash decide di difenderlo, in un processo che catalizza l'attenzione dei media internazionali.

Quando l'esito del caso Gault lascia Nash svuotato e insoddisfatto, la spirale morale si fa sempre più vertiginosa. Chiamato a difendere Tony Seals, un giovane tossicodipendente accusato di aver tentato di uccidere una ragazza in un bosco, Nash si trova costretto a scavare ancora più a fondo nelle ombre della giustizia, e dentro se stesso.

Il caso dell'ultimo innocente è un legal thriller potente e incalzante, che intreccia amicizia, ambiguità morale, processi mediatici, e drammi personali in un crescendo di tensione. Una riflessione lucida e spietata sul sistema giudiziario americano e sull'equilibrio sottile tra verità, colpa e redenzione.

"Un capolavoro del legal thriller moderno."

Flavia Carla Raoni firma un romanzo che cattura, turba e conquista fin dalla prima pagina. Il caso dell'ultimo innocente non è solo un racconto giudiziario: è un'immersione in una coscienza lacerata, un viaggio negli abissi della giustizia e della colpa.

David Nash è un personaggio che non si dimentica: brillante, ambiguo, vulnerabile, è l'archetipo dell'eroe moderno schiacciato dalle proprie vittorie. Il lettore ne segue le orme come in una corsa senza freni, assistendo all'evolversi di casi giudiziari sempre più inquietanti, popolati da figure memorabili come l'ambiguo Gault, la coraggiosa Jessie e la tenace viceprocuratrice Monica.

Il romanzo ha il ritmo di un thriller e la profondità di un dramma umano. Le scene in aula, scritte con precisione chirurgica, si alternano a dialoghi taglienti e momenti di intensa introspezione. La scrittura è fluida, elegante, ma mai compiacente: ogni parola è al servizio della tensione narrativa e del coinvolgimento emotivo.

Consigliato a chi ha amato John Grisham, Scott Turow e Michael Connelly, ma anche a chi cerca una storia che interroghi coscienza e verità. Un libro che si divora, ma lascia il segno.

Un romanzo da non perdere. Da leggere. Da discutere.