Nel cuore della mia vita, un incontro inaspettato cambiò tutto. Era una giornata come tante altre quando, salendo le scale verso un ristorante affacciato sulle scogliere, il destino si manifestò sotto forma di una piccola gatta bianca. La chiamai Afrodite.
Afrodite non era solo un animale domestico; era un'anima libera. Viveva con i suoi fratellini e i genitori, papà era un elegante gatto nero che sembrava custodire i segreti del mondo. La sua presenza illuminava ogni angolo della nostra vita. Quando decidemmo di portarla a casa, lo facemmo senza pensarci due volte. Un semplice scatolo di cartone divenne la sua nuova dimora.
La nostra avventura insieme iniziò quel giorno. Non ci separammo mai da lei. Viaggiavamo insieme, esplorando luoghi nuovi e vivendo esperienze indimenticabili. Ogni albergo e ogni casa che abitavamo diventavano il nostro rifugio condiviso. Certo, ci furono sacrifici da affrontare, anche economici, ma l'amore che ricevevamo da Afrodite ripagava ogni sforzo.
Tredici anni trascorsero in un batter d'occhio. Quegli anni rappresentarono la nostra maturità, il nostro legame si fece sempre più forte e profondo. Purtroppo, come spesso accade nella vita, la felicità può essere effimera. Quasi all'improvviso, Afrodite si ammalò gravemente. Il dolore fu straziante; ci sentivamo impotenti di fronte alla sua sofferenza. E poi arrivò il giorno in cui dovemmo dirle addio.
Se siete persone sensibili e delicate come me, questo ebook è dedicato a voi. È una celebrazione dell'amore incondizionato tra umani e animali. Una storia che parla di legami indissolubili e ricordi indelebili.

Ho raccontato la storia attraverso l'immaginario dialogo tra la cagnolina boxer Ottavia e la gatta bianca Afrodite cercando di esplorare i loro punti di vista e le rispettive personalità.
Era la fine di un pomeriggio d'estate. Loro avevano riposato parecchie ore nel fresco sottoscala alla brezza marina che era il loro rifugio preferito.
Accanto a Ottavia, la dolce boxer, distesa sulla soglia di casa c'era Afrodite. Era un fatto abbastanza insolito, lei preferisce la sua cesta.
Pensai che dovesse avvertire molto caldo con indosso la fitta pelliccia, anzi, ne ero certa, poiché per la prima volta le vedevo spalancare la bocca ed eseguire respiri faticosi; al normale non ricordo d'avere sentito il suono del suo respiro.
Ecco finalmente Afrodite si stiracchia e sparisce; anche Ottavia si muove dietro di lei. Ora sono insieme sul poggio di ponente: la luce del giorno sta lasciando il cielo al rossore del tramonto.
Le sentite anche voi? Le due inseparabili sorelle stanno dialogando. Lasciamo raccontare a Ottavia.
Con affetto, Nunzia
Ottavia racconta: "Mentre il sole si ritirava dietro l'orizzonte, il nostro dialogo si trasformò in un viaggio interiore".
"Lo sai cosa dicono dei gatti?" chiese Afrodite, la sua voce melodiosa che si mescolava al suono delle onde. "Che hanno sette vite, tutte in un'unica vita." Le sue parole mi colpirono profondamente; sembravano racchiudere un mistero che andava oltre la semplice esistenza.
"Tu sei terra nella terra, io sono universo nell'universo," continuò, e in quel momento mi sentii confusa e anche un poco offesa, ma rimasi calma la calma, le dico:
"Comprendo, tu hai vissuto di più, tuttavia non significa che anch'io non faccia parte del tuo universo, di ciò sono certa". La nostra connessione trascendeva le parole; era un legame che univa i nostri mondi diversi.
Alla mia osservazione Afrodite resta in silenzio per alcuni istanti.
"Probabilmente hai ragione – mi dice – abbiamo vissuto insieme tante situazioni, anche se in modo diverso".
Poi,...