Che peccato essere una curiosità

ebook Dive dimenticate della Belle Époque, verso la donna moderna · Contrappunti

By Enrico Pastore

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Per l'immaginario maschile, tra Otto e Novecento, attrici e danzatrici erano oggetto di attrazione e repulsione, di fascino e di orrore. Per le donne invece erano un modello di forza, di grazia, di bellezza, di successo e libertà. Durante la Belle Époque il teatro era il media più influente e di maggior diffusione e nella figura e nel corpo della diva si andava definendo la nuova immagine della donna ben lontana dal sofferente e languido angelo del focolare caro alla società patriarcale.
Le vite e le opere di Sada Yacco, Cléo de Mérode, Edith Craig, Valentine de Saint-Point e Emmy Hen­nings non ci raccontano solo dell'effervescenza avanguardista del modernismo, ma anche delle lotte delle donne per affermarsi con un ruolo attivo nella società. Averle marginalizzate o persino rimosse dalla storia ufficiale ha significato dimenticare quelle battaglie da cui è sorta la donna moderna. Riportarle alla memoria non ci ricorda solamente che il teatro non è stato riformato solo dai "padri della regia", ma anche quanto delle donne di oggi è debitore delle lotte delle dive di quel tempo lontano.
Enrico Pastore è laureato in lettere all'Università Ca' Foscari di Venezia ha svolto attività di regista e di direttore artistico della compagnia DAF, è stato codirettore degli Incontri Cinematografici di Stresa e del Moving Bodies Festival. Dal 2012 è critico di teatro e danza. I suoi articoli sono stati ospitati da numerose riviste di settore. Ha collaborato inoltre come consulente per alcuni festival di danza e svolge attività di tutoring con giovani artisti. Partecipa al progetto di alta formazione LoStudio diretto dalla compagnia torinese Il Mulino di Amleto. Nel 2019 ha pubblicato per Miraggi Edizioni un'edizione critica de L'imperatore di Atlantide di V. Ullmann e P. Kien.
www.enricopastore.com
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