Una storia vera narrata dalla trasmissione televisiva di Rai3 "Chi l'ha visto?" ma rielaborata dall'autore e dalla sua fantasia in un noir dai connotati sociali e storici. Si tratta, infatti, anche di una riflessione sulla megalomania, tanto sviluppata nella nostra società dalla fine del secondo millennio, che spinge troppa gente ad autoesaltarsi e a millantare prodezze personali pur non possedendo il benché minimo talento, nella continua e inutile ricerca di sopraffare il prossimo; sono le cosiddette "sfide" che stanno avvelenando il mondo. Il romanzo mette in risalto come queste insulse scommesse con "chiunque", condotte spesso da personalità mediocri, possano condurre in certi casi a risultati totalmente imprevisti, pericolosi e, magari, anche mortali.