La pioggia cadeva obliqua sulle strade di Berlino Ovest, lavando via la polvere ma non i peccati. Gerhard Weber, cronista del Berliner Morgenspiegel, osservava le gocce scivolare sul vetro incrinato del taxi, formando rivoli che sembravano le vene gonfie sul dorso della mano di un vecchio. L'Hotel Ingols si ergeva davanti a lui, un mostro di cemento e acciaio che inghiottiva l'orizzonte. Weber si chiese quante storie, quante vite, quanti segreti si nascondessero dietro quelle duemilacinquecentoottantatré finestre. Aprì il taccuino umido e scarabocchiò: 'Berlino, 1970 - l'anno in cui la verità divenne una merce più preziosa dell'oro.