In apparenza Vladimir Putin, Kim Jong-un e Xi Jinping non hanno molto in comune tra loro. Putin è un ex agente del KGB che si è trovato presidente della Russia quasi per caso. Kim è una specie di erede monarchico divinizzato (il terzo della sua dinastia). Xi è figlio di uno dei personaggi più potenti dell'era di Mao Zedong, un "principe rosso" che ha salito un gradino dopo l'altro la scala del potere fino ad arrivare in cima. Ma il potere cambia il carattere delle persone e col passare del tempo i tre si stanno rassomigliando sempre più e mostrano le caratteristiche tipiche dei tiranni: sono sempre più arroganti e megalomani, e al contempo sempre più paranoici. Si creano un mondo immaginario in cui si vedono come esseri superiori a cui sarebbe stata assegnata (dal destino o da una divinità) una missione storica. Per Putin sarebbe quella di ricostituire l'impero zarista; per Kim riunificare le due Coree; per Xi far diventare la Cina la prima potenza mondiale e annettere l'isola di Taiwan. Questo libro parla delle loro origini e di come hanno conquistato il potere, degli amici e dei nemici, della loro salute, della ricchezza e della vita privata, e di come si proteggono. Sono confrontati a Hitler, Stalin, Mussolini e Mao. Nella parte finale vengono analizzate le nevrosi e le psicosi che rendono i dittatori così simili tra loro.