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Matteo Bandello (1485-1561), scrittore, poeta, diplomatico ed ecclesiastico, è considerato il più importante novelliere del Rinascimento. Grandissimo erudito, ebbe una vita avventurosa e dai tratti decisamente mondani, soggiornando tra Milano, Ferrara, Firenze, Mantova e la Francia. Le sue Novelle (se ne contano ben 214) furono fonte d'ispirazione per le opere di grandi autori come William Shakespeare, George Gascoigne, Félix Lope de Vega e Miguel de Cervantes.
Abbiamo selezionato per la presente pubblicazione Artaserse re di Persia e il suo siniscalco Ariabarzane, una delle narrazioni più caratteristiche, divertenti e affascinanti del grande autore lombardo.
In un anno imprecisato del dominio degli Achemenidi in Persia regna Artaserse, sovrano saggio e valoroso di una corte magnifica e celebrata in tutto l'Oriente. Al suo fianco c'è il fedele Ariabarzane, siniscalco del regno, molto rispettato non solo per l'importanza del suo ufficio, ma anche per la sua magnanima personalità pari a quella del suo sovrano, a cui appartiene solo un difetto: il "vizio de la prodigalità". Questa eccessiva gentilezza d'animo inizia a dar l'impressione al resto della corte che Ariabarzane voglia non solo eguagliarsi al sovrano, ma cercare con ogni sforzo di superarlo in carisma e stima da parte dei sudditi.
Abbiamo selezionato per la presente pubblicazione Artaserse re di Persia e il suo siniscalco Ariabarzane, una delle narrazioni più caratteristiche, divertenti e affascinanti del grande autore lombardo.
In un anno imprecisato del dominio degli Achemenidi in Persia regna Artaserse, sovrano saggio e valoroso di una corte magnifica e celebrata in tutto l'Oriente. Al suo fianco c'è il fedele Ariabarzane, siniscalco del regno, molto rispettato non solo per l'importanza del suo ufficio, ma anche per la sua magnanima personalità pari a quella del suo sovrano, a cui appartiene solo un difetto: il "vizio de la prodigalità". Questa eccessiva gentilezza d'animo inizia a dar l'impressione al resto della corte che Ariabarzane voglia non solo eguagliarsi al sovrano, ma cercare con ogni sforzo di superarlo in carisma e stima da parte dei sudditi.