"La Ragazza del Villaggio" di Sebastiano Vottari racconta la storia commovente e difficile di Rania, una ragazza nata in un freddo inverno nella Tunisia rurale. La sua vita è segnata sin dall'inizio da sfide e privazioni, a cominciare dal parto avventuroso durante il quale la sua gemella si ammala gravemente. Cresciuta in un villaggio impoverito, Rania sperimenta la dura realtà della povertà e della lotta per le risorse basilari come il cibo. La sua esistenza si intreccia con la storia di un paese segnato da corruzione e sfruttamento delle risorse naturali, ma anche da una ricca eredità culturale.

La vita nel villaggio è segnata da tradizioni e costumi radicati, e nonostante le difficoltà, Rania mostra una forza d'animo notevole. La sua relazione con la sorella gemella, dapprima tesa e competitiva, si trasforma in un legame profondo e complesso. Il destino però costringe Rania a lasciare il villaggio per vivere in città con uno zio. Lì, sperimenta il contrasto tra la vita semplice del villaggio e la complessità della vita urbana, affrontando nuove difficoltà, tra cui l'alienazione, il bullismo a scuola, e il senso di isolamento. Questo cambio porta nuove sfide ma anche opportunità di crescita e apprendimento. Nonostante le barriere culturali e le difficoltà personali, Rania dimostra un'eccezionale resilienza e una forte determinazione nel perseguire i suoi sogni di istruzione e miglioramento.