Da bambino, sognavo di poter viaggiare nel tempo.

Mentre il mondo intorno a me sembrava volermi incoraggiare a proiettarmi nel futuro, che sarebbe stato fantastico e meraviglioso, il mio interesse invece tendeva naturalmente, istintivamente ad orientarsi verso il passato: le vicende storiche raccontate dalle maestre, i disegni che arricchivano i libri destinati all'infanzia, i monumenti storici che mio padre ogni domenica mi portava a visitare, qualsiasi cosa mi permetteva di calarmi in visioni sognanti di mondi che non esistevano più.

Questo libretto vuole essere, a suo modo, un viaggio nel tempo in una Milano che non è più ma che, ai miei occhi, appare più affascinante di quella reale. Lasciamo da parte i monumenti - intorno ai quali ci sono già una infinità di scritti - ed anche quelle costruzioni scomparse sui quali pubblicherò più avanti qualcosa; qui intendo semplicemente fare un piccolo viaggio nel tempo, a ritroso verso la Milano dell'unità d'Italia, attraverso una serie di episodi o, se si vuole, cronache edilizie, anzi cronachette, perché non vorrebbero rivestire una importanza eccessiva.

Mi rendo conto che la lettura richiede un certo sforzo giacché mi riferisco a costruzioni e strade che non esistono più o che hanno cambiato nome nel corso del tempo; ma è proprio questo il fascino di queste cronache...