Istoria critica dei Cavalieri Serventi
ebook ∣ Con delle riflessioni sopra l'amore
By Autore anonimo del XVIII secolo
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Di un anonimo – ma alquanto cavalleresco nell'animo – autore del Secolo dei Lumi, riproponiamo all'attenzione dei lettori un pregevole libello dato alle stampe nel 1786: Istoria critica dei Cavalieri Serventi. Questa erudita dissertazione, incentrata sul valore della Cavalleria e sull'Amor cortese, è accompagnata da alcune riflessioni proprio sul tema dell'amore. Risulta, nel complesso, un'opera non priva di umorismo – anche se non satirica – e a tratti caratterizzata da profonde riflessioni umane ed esistenziali. Un'opera dettata dalla necessità, a detta del suo Autore, di colmare una gravissima lacuna: l'assenza, nei dizionari e nelle enciclopedie del suo tempo (ma non è che molto da allora sia cambiato) della definizione di "Cavalier Servente".
Ma chi è, esattamente, per il nostro misterioso Autore, al di là della sua possibile definizione storica o letterale, un Cavalier Servente?
«Il Cavalier Servente – egli scrive – è ordinariamente un giovine ma povero Gentiluomo, a cui la fortuna non permette di avere una carrozza, e che si crede ben fortunato di essere ammesso sotto un auspicio favorevole nelle più brillanti società, e strascinato al teatro come un accessorio della sua Dama».
«Il profondo rispetto per le Donne, che regnava ancora nel secolo dell'antica Cavallerìa – continua il nostro Autore –, si mantenne parecchi anni dopo, sotto la forma di Amor Platonico. Ogni Uomo di buon gusto si sceglieva una Amante, e proclamava sul Campo il suo rigore, e la sua crudeltà con delle canzoni, dei Madrigali, delle Elegie, non avendo in mira altra ricompensa cha la reputazione di Amante fedele, e di buon Poeta. (...) E Siccome le Donne erano continuamente sotto la custodia dei loro Padri, o dei loro fratelli, prima di essere maritate, e che erano parimente custodite, e rinchiuse per il resto dei loro giorni dai propri mariti, queste passioni platoniche non erano esposte a quelli istessi accidenti, che si vedono sovente fra gli Amanti dei giorni nostri».
Ma il Cavalier Servente è anche molto altro... Lo scoprirete leggendo.
Ma chi è, esattamente, per il nostro misterioso Autore, al di là della sua possibile definizione storica o letterale, un Cavalier Servente?
«Il Cavalier Servente – egli scrive – è ordinariamente un giovine ma povero Gentiluomo, a cui la fortuna non permette di avere una carrozza, e che si crede ben fortunato di essere ammesso sotto un auspicio favorevole nelle più brillanti società, e strascinato al teatro come un accessorio della sua Dama».
«Il profondo rispetto per le Donne, che regnava ancora nel secolo dell'antica Cavallerìa – continua il nostro Autore –, si mantenne parecchi anni dopo, sotto la forma di Amor Platonico. Ogni Uomo di buon gusto si sceglieva una Amante, e proclamava sul Campo il suo rigore, e la sua crudeltà con delle canzoni, dei Madrigali, delle Elegie, non avendo in mira altra ricompensa cha la reputazione di Amante fedele, e di buon Poeta. (...) E Siccome le Donne erano continuamente sotto la custodia dei loro Padri, o dei loro fratelli, prima di essere maritate, e che erano parimente custodite, e rinchiuse per il resto dei loro giorni dai propri mariti, queste passioni platoniche non erano esposte a quelli istessi accidenti, che si vedono sovente fra gli Amanti dei giorni nostri».
Ma il Cavalier Servente è anche molto altro... Lo scoprirete leggendo.