Diocleziano
ebook ∣ La tetrarchia e le nuove capitali · La Grande Storia di Roma
By Marco Urbano Sperandio
Sign up to save your library
With an OverDrive account, you can save your favorite libraries for at-a-glance information about availability. Find out more about OverDrive accounts.
Find this title in Libby, the library reading app by OverDrive.

Search for a digital library with this title
Title found at these libraries:
Library Name | Distance |
---|---|
Loading... |
Nel governo di Diocleziano si passò dalla monarchia alla diarchia, con due imperatori che gestivano l'Oriente e l'Occidente, e quindi alla tetrarchia, con i due Cesari che affiancavano i due Augusti. Roma rimase caput mundi di nome, ma le sedi del potere furono spostate in quattro nuove capitali, Nicomedia in Asia Minore, Mediolanum, Sirmio nell'Illirico e Treviri in Germania. Questa suddivisione dell'impero aiutò a pacificare le due frontiere più calde, quella danubiana e quella persiana, portando le province da quarantotto a centonove, governate da una pletora di funzionari nel segno del terrore per spegnere ogni tentativo di rivolta. La situazione interna fu gestita da Diocleziano con una serie di riforme amministrative e monetarie che raggiunsero solo in parte il loro scopo.
La tetrarchia di Diocleziano fu legittimata dalla potenza divina di cui gli imperatori si ammantarono e che trasformò il princeps in un dominus dall'immagine orientalizzante, signore e padrone dell'impero, sempre più distante dal popolo e a capo di un'oligarchia di ministri a lui fedeli. Ma la tetrarchia, che moltiplicava per quattro i tentativi di successione e di presa del potere con conseguenti alleanze e conflitti incrociati, si rivelò subito molto fragile e incontrollabile: non sarebbe sopravvissuta a Diocleziano, che dal suo palazzo imperiale di Spalato assistette alla frana di un mondo che avrebbe voluto governato dagli dèi e dal quale era sempre più lontano.