Diari dell'Alba
ebook ∣ Bologna, l'Italia e gli Arcelli dal 1919 al 1945 · Collana Etty
By Lambri Leonida e Orione
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"Mancavano pochi giorni al Natale, stavamo tappati in casa, era ormai sera e faceva un freddo cane. Qualcuno saliva la nostra scala, non poteva che essere un tedesco e infatti un soldato bussò alla porta e ci chiamò per nome. Il babbo ci fece addossare al muro poi andò ad aprire.
Era un giovane sporco, visibilmente stanco, perché si appoggiava al suo fucile, chiese il nome a mio padre, guardò verso di noi, poi si tolse lo zaino dalle spalle, vi frugò dentro e ne trasse una scatola di quelle che usano i militari per le cartucce, la mise tra le mani di mio padre e, battendo i tacchi in segno di saluto, se ne andò.
La scatola fu aperta e, con grande meraviglia, vi trovammo tante piccole razioni di forma raccolte da Gontrano tra i suoi commilitoni. Dal fronte, davanti al pericolo, ci aveva ricordati come solo può fare un figlio.
Aveva pensato al nostro Natale, facendoci sperare in un avvenire di vera fratellanza."
"Babbo, è la cosa più bella che abbiamo scritto...", mi dice Leonid quasi trasognato.
"Forse sì, hai ragione, alla fine siam pur sempre tutti umani..."
Abbiamo scritto insieme "Diari dell'Alba. Bologna, l'Italia e gli Arcelli dal 1919 al 1945":
Orione dettava dal quadernone giallo con le anelle e Leonida pigiava i tasti sulla tastiera del mac, chiedeva quello che non capiva del testo, il babbo rispondeva o cercava in Rete, poi redigeva le note in corsivo che punteggiano il racconto della Nonna Alba che quest'anno, il 27 luglio, avrebbe compiuto cento anni tondi.
Era un giovane sporco, visibilmente stanco, perché si appoggiava al suo fucile, chiese il nome a mio padre, guardò verso di noi, poi si tolse lo zaino dalle spalle, vi frugò dentro e ne trasse una scatola di quelle che usano i militari per le cartucce, la mise tra le mani di mio padre e, battendo i tacchi in segno di saluto, se ne andò.
La scatola fu aperta e, con grande meraviglia, vi trovammo tante piccole razioni di forma raccolte da Gontrano tra i suoi commilitoni. Dal fronte, davanti al pericolo, ci aveva ricordati come solo può fare un figlio.
Aveva pensato al nostro Natale, facendoci sperare in un avvenire di vera fratellanza."
"Babbo, è la cosa più bella che abbiamo scritto...", mi dice Leonid quasi trasognato.
"Forse sì, hai ragione, alla fine siam pur sempre tutti umani..."
Abbiamo scritto insieme "Diari dell'Alba. Bologna, l'Italia e gli Arcelli dal 1919 al 1945":
Orione dettava dal quadernone giallo con le anelle e Leonida pigiava i tasti sulla tastiera del mac, chiedeva quello che non capiva del testo, il babbo rispondeva o cercava in Rete, poi redigeva le note in corsivo che punteggiano il racconto della Nonna Alba che quest'anno, il 27 luglio, avrebbe compiuto cento anni tondi.